Fondazione
Tutto nasce dall’idea di ritrovare e riunire, nell’Italia distrutta e divisa dalla guerra, gli amici dello sci e della montagna, i compagni di gare e di arrampicate, i colleghi d’università, di bisbocce e goliardate, giovani uomini con cui si erano condivisi sogni, progetti e allegria, partiti e finiti chissà dove..
Nasce così, settant’anni fa, lo Sci Accademico Italiano, grazie alla visione ed alla fascinosa personalità di Giuliano Babini ed all’entusiasmo di un gruppetto di giovani “fondatori” che si uniscono a lui, per ridare nuovi orizzonti ad una generazione disorientata, per riconnettere i fili di rapporti interrotti e per riprendere in mano nuovi progetti di vita.
Tutto ruota attorno a riferimenti semplici e forti, a nuovi ideali e a valori antichi: sport ed amicizia sportiva, passione per lo sci e la montagna, agonismo, competizione e lealtà. Leggerezza e spensieratezza, goliardate ed allegria si intrecciano con l’impegno nello studio (sennò che accademici sarebbero!), con riflessioni serie e con sentimenti veri.
Cosi l’idea si fa progetto e programma e si trasforma in impegno, attività e organizzazione. Il SAI inizia la sua lunga entusiasmante discesa, attento a cogliere e a “stare dentro” ai cambiamenti della società e a difendere la propria autonomia e i propri principi. I paletti sono chiari e netti, anticipano scelte di campo coraggiose e non scontate e rappresentano, ancora oggi, una rassicurante linea conduttrice.
L’intenzione è di formare uno Sci Club mirato ad “unire” l’Italia, in una logica federata, rimasta unica ancora oggi; lo sguardo è da subito rivolto a un’Europa unita e senza frontiere.
Ne sono conferma i collegamenti con i Club Accademici di tutta Europa e gli incontri interclub internazionali; l’organizzazione del Trofeo Gilera, prima manifestazione di taglio europeo per sciatori agonisti universitari e anteprima del successivo circuito europeo voluto dalla FIS.